Whip Cracking

Il Whipcracking è uno sport che trae origine dal mondo rurale dei mandriani, si pensi ai cowboy americani, agli stockmen (i cugini australiani), ai gauchos della pampa per finire ai cosacchi delle steppe.
Prerogativa di tale sport è l’utilizzo della frusta per compiere formidabili numeri o tricks.
Pur essendo noto solo agli addetti al settore non c’è persona al mondo che, seppur non consapevolmente, sia stata testimone di alcune delle prodezze legate al mondo del whipcracking. Basti pensare ad alcuni numeri eseguiti da domatori o da artisti circensi, o in alcune scene cinematografiche in cui vengono afferrati oggetti a distanza ed eseguiti schiocchi in successione multipla.
Il Whipcracking non richiede grande dispendio di fatica ne di danaro (eccetto l’acquisto di una buona frusta) essendo praticabile sia “outdoor” che “indoor”.
Nel primo caso il luogo ideale è il prato (non umido) mentre – salvo si opti per un modello in paracord – sono da evitare superfici ruvide come asfalto, terriccio e sabbia elementi i quali rovinerebbero irrimediabilmente la frusta.
Nel secondo caso, il luogo ideale è una palestra poiché è necessario molto spazio sia in lunghezza, altezza, e in larghezza per praticare parecchie performance.
Per le prime volte, per i non esperti, è consigliabile l’uso di guanti e maschere subacquee onde evitare di procurarsi sconvenienti lesioni.

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TIPOLOGIA DELLE FRUSTE

I modelli utilizzati nel whipcracking sono sostanzialmente sono tre:

  • La Stockwhip, usata soprattutto in Australia, è caratterizzata da un manico lungo dai 40 ai 60 cm su cui è fissato l’intero corpo. E’ molto maneggevole, leggera e facilmente controllabile.
  • La Bullwhip è la frusta più celebrata e diffusa, ha un manico di 20 cm ed un peso maggiore rispetto alla prima e richiede una certa esperienza nell’utilizzo.
  • La Targetwhip, invece, rappresenta l’esatto compromesso tra le due.

Dalla prima ne ha ereditato il peso e il bilanciamento mentre dalla seconda la forma. Presenta un manico tra i 30 e i 40 cm.

AMBITO D’UTILIZZO

La scelta tra i vari modelli dipende dall’uso che intende farsi. Per lavori di precisione come spegnere sigarette, colpire bersagli a distanza o esecuzione multipla di schiocchi Target whip e Stock whip sono le più utilizzate.

La bullwhip è generalmente indicata per per il wrapping (avvolgimenti) o per il targeting generico.

SCELTA DELLA LUNGHEZZA

Ulteriore elemento che non deve essere trascurato è l’esatta lunghezza della frusta.

Tenete presente nella lettura di quanto segue che 1 piede (1ft.) equivale pressappoco a 30cm.

Come nel golf in cui per l’esecuzione di un colpo si sceglie il giusto numero della mazza, così nel whipcracking può essere determinante sia il modello di frusta utilizzato ma soprattutto la sua lunghezza.

Stock, bullwhip e target whip hanno diversi criteri di misurazione:

La misurazione di una bull o di una target whip si estende dal manico fino alla fine del corpo intrecciato (thong) escluso il fall.

Nella misurazione di una stock whip non si considerano né il manico né il fall ma solo la lunghezza del corpo intrecciato.

Per l’esecuzione del wrapping e del targeting la lunghezza preferibile si estende dagli 8 ai 12 piedi.

Per il cracking generico la lunghezza preferibile si estende dai 5 ai 7 piedi.

Per cracking con figure combinate dai 5 ai 6 piedi.

DISCIPLINE DEL WHIPCRACKING

Targeting: comprende tutto quanto sia finalizzato al bersaglio di precisione, come spegnere sigarette, colpire mele, tagliare spaghetti, sfilare fazzoletti dal taschino, e perfino stappare tappi di birra!!!

Wrapping: consiste sostanzialmente negli avvolgimenti a distanza e può essere combinato con il targeting (si pensi ad esempio all’arduo numero con cui si avvolge una base posta sotto una bottiglia e alla conseguente sottrazione di questa dalla bottiglia stessa senza, peraltro, farla cadere).

Cracking: riguarda tutte le modalità di schiocchi eseguibili con una o due fruste contemporaneamente ad esempio schiocchi multipli, schiocchi in diverse posizioni (frontale, laterale, in roteazione etc…).

(N.B.: le tre specialità possono essere combinate contemporaneamente).

Queste rappresentano la base del whipcracking ma, prerogativa di questo sport, è la totale assenza di specialità standardizzate. Infatti molto dipende dalla creatività e dalla bravura di ciascun esecutore nell’inventare nuovi numeri. Prima di addentrarmi nella spiegazione su come calcolare la distanza dal bersaglio credo sia doveroso spendere due parole su quello che ritengo essere la base:

L’IMPUGNATURA

Il modo corretto di impugnare una frusta prevede che il palmo avvolga il pomello del manico e che il pollice si adagi lungo il manico questo garantisce un buon feeling, una migliore leva ed un miglior controllo dello strumento.

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LE BASI DELLO SCHIOCCO – MOVIMENTO E CRACKING GENERICO

 

Sapevate che la frusta è stata la prima invenzione dell’uomo in grado di abbattere il muro del suono?

Ergo, lo schiocco prodotto è un boato sonico.

Ciò che lo determina è dato dalla contemporanea interazione di diversi fattori tra cui la caratteristica forma affusolata che si affina partendo dalla impugnatura fino all’estremità della frusta.

Di conseguenza avendo meno massa la punta rispetto all’impugnatura, quando la frusta è fatta schioccare correttamente, l’energia si trasferirà dall’impugnatura all’estremità. E k = m v 2 2 {\displaystyle E_{k}={\frac {mv^{2}}{2}}}

La velocità della frusta aumenterà al diminuire della massa, fino ad arrivare a superare la velocità del suono.

L’estremità della frusta si muoverà nell’aria ad una velocità superiore a quella del suono circa 340 metri/s o se preferite, viaggerà a 1237,68 km /h creando quindi il caratteristico bang sonico.

Per far si che questo accada sarà necessario eseguire il giusto movimento.

Lo schiocco della frusta (crack) è generato dallo slancio che il braccio ed il polso imprimono alla frusta sfruttandone il suo peso e la sua elasticità e da un drastico e repentino cambio di verso impresso alla frusta.

Dal momento che risulta impossibile illustrare per iscritto come far schioccare una frusta, quello che mi accingo a spiegare consentirà di apprendere i fattori determinanti la produzione dello schiocco ma è necessario sottolineare fin da ora che molto dipenderà dalla vostra stessa tenacia. Quindi non disperate ma soprattutto non abbiate fretta.

Prima di tutto occorre esercitarsi in uno spazio molto ampio, accertandosi che nessuno si avvicini lungo il vostro raggio d’azione. Tenete sempre a mente che non avete in mano un giocattolo, quindi la prudenza non è mai troppa.

Se siete alle prime armi procuratevi dei guanti ed una maschera subacquea per proteggere le vostre mani ed i vostri occhi.

Non abbiate fretta nel far schioccare la frusta ma cominciate a farle compiere piccoli movimenti a terra spostandola a destra ed a sinistra, poi fate lo stesso facendola roteare sopra la vostra testa.

Quanto consigliato sarà utile e necessario per prendere “confidenza” con lo strumento in modo da capirne la sua elasticità, la capacità di risposta, nonché la velocità di ritorno dell’estremità.

Per riuscire a far schioccare una frusta (impresa apparentemente facile) è importantissimo imparare sin dall’inizio ad usare il polso e non il braccio.

Il primo passo consiste nel creare un movimento fluido guidato principalmente dal polso.

Un buon esercizio per intuire la dinamica del movimento e del successivo schiocco consiste nel distribuire la frusta a terra per tutta la sua lunghezza dietro l’asse della vostra gamba e, con un movimento repentino riportarla in avanti.

Questo provocherà un contraccolpo e quindi lo schiocco.

Bisogna ricordare che affinché la frusta schiocchi è sempre necessario creare un netto e repentino contraccolpo (pensate ad un qualcosa che ad esempio prima scende e poi di colpo sale) è proprio in quel punto che si genera lo schiocco o, come sono solito definirlo, cracking point.

Altra modalità di schiocco, un po’ più complessa, consiste nel distendere la frusta con il braccio leggermente indietro rispetto all’asse della gamba, quindi portarla in avanti alzandola da terra facendo compiere una roteazione e spingerla in dietro per poi muoverla immediatamente in avanti. Per comprendere meglio quanto appena scritto, prendete in considerazione il movimento del braccio che compie un battitore di pallavolo o di tennis il quale alza l’arto superiore fino a portarlo dietro l’asse del proprio corpo.

Comprese queste dinamiche potrete dare vita a nuove figure di creando sempre quel netto contrasto di verso necessario affinché la frusta schiocchi.

Un consiglio utile, fate un salto su Youtube e scrivete la parola magica Whipcrackng.

Giovanni Celeste

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